La vista e' un senso totalizzante. Tutti i nuovi strumenti informatici puntano sulla vista, la tengono concentrata, ce la rubano, noi gliela concediamo felici, la sequestrano, ma non senza un prezzo. Ti mancano i colori come ti manca lo zucchero quando ne sei assuefatto. E vuoi tornare su quello schermo, fosse anche solo semplicemente per guardalo, contemplarlo imbambolato senza fare niente, senza pensare niente. Ma intanto non c'è riposo, non c'è sosta, per i tuoi occhi, per la tua testa, per il tuo corpo. Ti disidrati senza rendertene conto e ti ritrovi per terra, senza forze, con gli occhi stanchi, ma con un'incredibile capacita' di tenere le palpebre aperte, ancora un po', ancora un minuto, ancora quanto basta per la tua dose di luce.
Se ti concentri su altri sensi, anche la vista ritrova un suo senso generale. Non solo al servizio di un dio piatto e brillante, ma capace di coinvolgerci nello spazio tempo in cui siamo collocati. Capace di renderci consapevoli, anche solo inconsciamente, di ciò che ci circonda.