
Una marea, un'orda assatanata di benessere. Una cascata di corpi alla ricerca di una forma. Una Porsche Panamera. Alla fermata del bus, senza bisogno di prenderlo. Quasi una sfida all'incredibile forza di soggezione che emana lo sguardo di un labrador nero. le urla dello sforzo, il sudore che ti attacca addosso i vestiti fradici. Arrivano lenti, anche gli ultimi della fila. Una come se stesse in punta di piedi portando due borse in modo fashion. Un insulto all'altletismo professionistico. Ma bella la fascia rosa per capelli. E si torna a viaggiare. Intanto mi sono fatto un bagno negli scarichi delle auto in attesa. E la corsa procede. Ma sono partiti dopo? La lentezza non ha prezzo, ma dà molto fastidio. Questo avrebbe fatto meglio fosse rimastio a casa, davanti al caminetto a sorseggiare brandy invecchiato. Meno riski per la salute. Ad ogni modo un cane bianco e peloso se ne sta accoccolato sotto un cartellone pubblicitario. E mi guarda. Molto coccoloso. Certo che le strade di Torino sono veramente sporche. Il traffico sembra rivitalizzarsi. Gente improbabile raccoglie coni arancioni. Il cane se ne va. La messa dovrebbe cominciare alla 10.30. Vabbè. Faccio inglese.
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