3/29/2010

Perdite

Non mi ero accorto di quanto fosse diventata piacevole, la compagnia. Finchè non ne sono rimasto senza. Come sbacalito di fronte ad un vuoto che non sapevo di dover colmare. Come stranito e disorientato di fronte ad una sensazione lieve di abbandono. Faccio quello che faccio di solito, con i soliti tempi, la solita metodologia. Ma non c'è nessuno insieme a me a compensare i miei vuoti, a scandire il mio con il suo tempo lento. Nessun senatore alle terme, nessun inglese per il thè delle cinque, nessun maniaco compulsivo da scherzare, nessuno con cui potersi lamentare. Un lieve abbandono. Uno strascico di socievolezza...

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